Gaetano il 30 dicembre sta al mare perché da qualche parte ha sentito che è una cura e non vuole passare il capodanno con le orecchie tappate e una caramella alla gola gusto muco. L’acqua è gelida ma fuori il sole lo cuoce bene. Conta per quindici volte uno,due e tre… e poi si tuffa. Gli punge tutta la schiena ma gli sembra d’essere tornato a respirare. Il mondo non è più ovattato. Gaetano ora immagina una farmacia fatta solo d’acqua di mare. Un affare perfetto. Una soluzione incredibile per tutta la gente che vive lontano da un pezzo di acqua salata. Il suo spirito per gli affari si perde in una presa di coscienza improvvisa. A tutto questo manca un pezzo. Dove sono i gabbiani? Il rumore delle onde un concerto con qualche nota mancante.

Quando è ormai stanco di tirare lo sguardo all’orizzonte lontano si rigira verso la spiaggia. Vede un mondo ingiustamente abbandonato d’inverno. Comincia così a pensare a tutti i luoghi lasciati così e che ha immaginato di fare casa, progetti, ricostruire… Non ha nessun buon proposito per il nuovo anno. Nessun recap. Forse dovrebbe trovarsi un lavoro o forse dovrebbe venire più spesso a gettarsi nell’acqua di mare gelata in mutande. Sì signora, l’acqua è fredda ma ci si abitua. Dice a una donna che ha scongiurato la solitudine del mare insieme a lui. Mentre risale dall’acqua e il sole gli dà un po’ di coraggio, pensa che non bisogna fare così con le cose della vita. Nell'acqua va bene abituarsi, al resto no. Ecco gentile e involontario, arriva il suo proposito. Non abituarsi.
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